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Rapporto Aci-Istat incidenti stradali 2017: più morti (+2,9%) meno incidenti (-0,5%) feriti (-1%) stabili i feriti gravi; costi sociali: 19,3 miliardi di euro: 1,1% pil

15.10.2018

Incidentalità stradale 2017 in Italia: aumentano i morti (3.378 contro i 3.283 del 2016, diminuiscono incidenti (174.933 rispetto ai 175.791 dello scorso anno) e feriti (246.750 rispetto ai 249.175 nel 2016), stabili i feriti gravi (oltre 17.000). I costi sociali sono stimati in 19,3 miliardi di euro (1,1% del PIL nazionale). A livello regionale i decessi sono diminuiti (301 contro 344 del 2016: - 12,5%), così come sono diminuiti i feriti (18.984 contro 19.142) e gli incidenti (13.844 contro 14.034) sempre rispetto al 2016. In provincia di Vicenza invariato rimane il numero dei morti (50 nel 2017 così come nel 2016), diminuiti i feriti (2.967 contro 3.033) e gli incidenti (2.179 contro 2.247).

L’ambizioso obiettivo della "Decade of Action for road safety" (2011-2020) proclamato dall’O.N.U., cui ha aderito anche la Federation International de l’Automobile (F.I.A.) (riduzione in 10 anni del 50% dei morti registrati nel 2011) non sarà raggiunto. Nel 2011 i morti furono 3.860 e i feriti 292.019. Né è stato raggiunto nel 2017 l’obiettivo vision zero per i bambini (anni 0-14). Infatti si sono registrati a livello nazionale, fra i bambini, 25 morti e oltre 8.000 feriti.
Fra le cause degli incidenti non c’è il maltempo visto che circa l’85% degli incidenti è avvenuto con tempo sereno. I dati nazionali sono in linea con i dati locali. Nella nostra Provincia 1.880 incidenti (su 2.179) si sono registrati col tempo sereno; come col tempo sereno, sempre nel nostro territorio, si sono registrati 44 morti su 50.
Cause maggiori di incidenti: distrazione, mancato rispetto della precedenza, velocità elevata. Con riferimento specifico ai dati della Provincia di Vicenza, 1.622 incidente su 2.179 sono avvenuti su strada urbana o entro l’abitato (su questa tipologia di strada si sono avuti 25 morti su 50; in autostrada si sono registrati 4 morti).
"I risultati dicono che c’è ancora tanto da fare. I costi "d’affetto" e sociali per morti e feriti da incidentalità stradale è un prezzo ancora troppo alto per un Paese civile quale deve essere l’Italia - dichiara Luigi Battistolli, il Presidente dell’Automobile Club Vicenza - ACI Vicenza condivide le linee del documento della Commissione Europea "L’Europa in Movimento" del 17 maggio 2018, che segnala tre priorità per la decade 2020-2030: monitoraggio e manutenzione della rete stradale; applicazione obbligatoria a tutti gli autoveicoli dei sistemi di sicurezza di guida assistiti, i cosiddetti ADAS; crescita della cultura della sicurezza stradale".